Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara

Lucchio Abitato

Data:
20 Novembre 2024

Lucchio Abitato

 

Durante lo scavo archeologico del 2019, effettuato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara in collaborazione con il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’università di Pisa, è stato eseguito uno studio sull’abitato che circonda la Rocca di Lucchio.

Grazie alla mappatura degli elementi architettonici, con particolare attenzione ai portali, gli studiosi hanno delineato una cronotipologia degli edifici, disponendo le caratteristiche su una linea del tempo. Sono stati trovati diversi portali databili al tardo medioevo (XV secolo) soprattutto nei pressi della chiesa duecentesca. La maggior parte dei portali però è di età moderna (dal XVII secolo in poi) e attestano lo sviluppo dell’insediamento in un nucleo secondario lungo il versante sud-ovest.

Questo studio ha messo in evidenza una forte resilienza dell’abitato moderno, in particolare fra Cinquecento e Seicento, con un dispendio non indifferente di risorse. Questo dato però è in apparente contraddizione con la letteratura che ci descrive la zona come povera e devastata dalla peste.

Un altro elemento che pone diversi dubbi riguarda la scarsità di edifici dell’Alto Medioevo, in quanto Lucchio ha avuto la sua massima importanza proprio durante questo periodo. Tuttavia, analizzando le costruzioni nei pressi della chiesa, si nota che nella porzione inferiore delle murature sono visibili filari di pietre risalenti proprio al medioevo: forse quello che rimane dopo i crolli dovuti a terremoti nell’appennino modenese, secondo quanto ipotizzato dagli archeologi. Le case sarebbero poi state ricostruite nei secoli successivi sui resti dei quelle precedenti.

A cura di Federica Perrotta, con il contributo della Dott.ssa Letizia Chiti (supervisione Funzionario archeologo Neva Chiarenza).

Ultimo aggiornamento

20 Novembre 2024, 15:14