Contributi e agevolazioni fiscali
Contributi
Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio stabilisce che, in linea generale, i soggetti pubblici e privati hanno l’obbligo di garantire la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza e che pertanto i conseguenti oneri finanziari per gli interventi conservativi sono posti a loro carico (art. 30).
L’intervento di sostegno finanziario dello Stato attraverso contributi costituisce pertanto un’eccezione che è rimessa a scelte tecnico-discrezionali compiute dell’Amministrazione. In particolari circostanze dunque gli oneri per interventi conservativi volontari o per quelli imposti, secondo le modalità e procedure previste dal Codice (artt. 32 – 33 ), possono essere posti, in tutto o in parte, a carico del Ministero che a tal fine può erogare contributi con le modalità e procedure previste dal Codice (artt. 34 – 37).
Gli interventi conservativi volontari (art. 31) sono soggetti alla preventiva autorizzazione del Soprintendente che, in quella occasione, può accertare l’esistenza dei presupposti che consentono la contribuzione pubblica.
I contributi erogabili sono costituiti da due differenti tipologie e seguono diverse procedure di erogazione:
- Contributi in conto capitale. Consistono nel rimborso parziale o totale, a consuntivo, della spesa sostenuta dal beneficiario per gli interventi di conservazione ritenuti ammissibili.
- Contributi in conto interessi. Consistono nel pagamento degli interessi relativi a mutui accordati dagli istituti di credito per gli interventi di conservazione.
Nel primo caso l’ammontare del contributo non può superare la metà della spesa sostenuta ed inoltre, sia il progetto corredato dal relativo preventivo di spesa delle opere da eseguire sia il consuntivo finale, dovranno essere sottoposti alla valutazione della Soprintendenza per l’alta sorveglianza e per le verifiche di competenza.
L’Amministrazione può altresì concorrere alla spesa sostenuta dai privati sui mutui accordati da istituti di credito, relativamente agli interessi, nella misura massima corrispondente ad un tasso annuo di 6 punti percentuali sul capitale concesso a mutuo. Tale contributo è corrisposto direttamente dall’Amministrazione all’istituto di credito secondo modalità stabilite da apposite convenzioni. La domanda dovrà essere inviata entro e non oltre il 30 settembre di ciascun anno.
Non saranno accolte domande presentate a lavori ultimati. E’ opportuno altresì che nel corso dei lavori siano eseguiti sopralluoghi intermedi da parte di funzionari della Soprintendenza, al fine di verificare la conformità dei lavori in corso con il progetto preventivamente approvato, e comunque andrà raccolta a cura della direzione dei lavori una documentazione fotografica idonea ad illustrare lo svolgimento delle diverse fasi dell’intervento.
Tutti gli immobili di proprietà privata restaurati a carico totale o parziale dello Stato o per i quali siano stati concessi contributi in conto capitale o in conto interesse, restano accessibili al pubblico, secondo modalità fissate da apposite convenzioni stipulate tra il Ministero ed i singoli proprietari (art. 38 del .D.Lgs 42/2004).
Per ogni ulteriore approfondimento si rimanda alle Istruzioni destinate ai proprietari, possessori, detentori di immobili vincolati per favorire l’accesso ai benefici dei contributi dello Stato e alle Agevolazioni per i proprietari di Beni Culturali – legge 512/82 e successive, emanate dalla Direzione Generale per i Beni Architettonici e del Paesaggio.
Modulistica CONTO CAPITALE:
- Documentazione da presentare per contributi artt. 35-36 (link al procedimento)
- erogazione consuntiva contributi conto capitale
- erogazione contributo conto capitale altri contributi
- richiesta erogazione contributo
Modulistica CONTO INTERESSI:
- Documentazione da presentare per contributi conto interessi art. 37 (link al procedimento)
- erogazione contributi conto interessi altri contributi
- richiesta erogazione contributo
Agevolazioni fiscali
Le agevolazioni fiscali ai proprietari dei beni di interesse storico ed artistico costituiscono un forte strumento indiretto a sostegno della conservazione di tali beni, a fronte, da un lato, della notevole incidenza delle spese necessarie per effettuare gli interventi (spesso a carattere obbligatorio) e, dall’altro, della scarsa disponibilità di risorse da parte dello Stato da destinare alla conservazione del patrimonio.
Le predette agevolazioni riguardano principalmente:
a) Imposte sui redditi
b) Imposta di registro
c) Imposte ipotecarie e catastali
d) detrazione imposta di successione
e) Imposta comunale sugli immobili
f) credito d’imposta
Modulistica:
- autodichiarazione imposta di successione (link al procedimento)
- dichiarazione sostitutiva atto di notorietà successione
- assolvimento obblighi conservazione e protezione
- esclusione attivo ereditario
- istanza credito d’imposta
Per le erogazioni liberali in denaro a favore del settore pubblico o del settore privato no profit che possono costituire fiscalmente, a secondo della tipologia del soggetto erogatore oneri deducibili dal reddito (imprese) o oneri detraibili dall’imposta sul reddito (persone fisiche e enti non commerciali) è disponibile il seguente modello:
Per approfondimenti consultare la pagina ‘Contributi ed Agevolazioni’ del MiC _______________________________________________Certificati di buon esito
Ultimo aggiornamento
25 Luglio 2024, 13:30